CARMINE CLERICUZIO

Nato ad Avellino, si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Salerno con una tesi dal titolo “La nascita del partito comunista irpino e la sua vicenda durante il ventennio fascista”.

 

E’ stato coautore dei volumi “l’occupazione delle terre in Alta Irpinia. 1945-1950” (edito nel 2001) e “l’Irpinia nella seconda guerra mondiale. Dalla crisi del regime alla liberazione” (edito nel 2004).

 

Autore di saggi e ricerche storiche per le riviste “Civiltà Altirpina”, “Nuovo Prometeo”, “Libera Voce” e “il Monte”, ha collaborato alla redazione dell’opera in volumi “Dizionario Biografico degli Irpini” (edito nel 2005). La sua ultima fatica (al momento) e “Irpini, storie di uomini tra guerre e Resistenza”, è uscito il primo volume edito nel marzo 2019, una continuazione è attualmente in corso.

 

Giornalista pubblicista, ha collaborato con i quotidiani “Gazzetta di Avellino”, “Giornale di Avellino” e “Corriere dell’Irpinia”. Attualmente i suoi saggi storici sono pubblicati nelle pagine culturali de “Il Quotidiano del Sud”.

 

Prende parte alla realizzazione di laboratori didattici di giornalismo e di storia nei licei di Avellino e provincia e partecipa come tutor a progetti di alternanza scuola-lavoro.

 



"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti."
(Cesare Pavese)

L’ultima volta che sono stato nella sala “Carlo Gesualdo” del Castello Marchionale di Taurasi era il 5 maggio 2019, su gentile invito di Giovanni Casparriello. In una sala gremita presentai il mio libro “Irpini. Storie di uomini tra guerre e Resistenza”.
Con accanto le care persone che mi avevano sostenuto rendendo possibile quella pubblicazione (Margherita Faia, Michele Miscia, Rocco Pignatiello e Silvio Sallicandro, oltre a Gianni Festa), il mio paese mi riservò una splendida accoglienza.
Sono ritornato in quel luogo intriso di storia, nei secoli passati abitato dal principe dei madrigalisti, da Eleonora d’Este, da San Carlo Borromeo e da Torquato Tasso, per ricevere un premio importante e significativo per me figlio di Taurasi.
L’Associazione “Taurasium”, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, ha voluto insignirmi del “Castello d’Oro” alla Cultura.
Un prestigioso riconoscimento, un prezioso attestato di stima che mi inorgoglisce e mi commuove.
Il mio più sincero e affettuoso ringraziamento va ad Alberico Cardia, ad Elio Capobianco, ad Angelo Somma e ad Alessandro Palermo dell’Associazione culturale “Taurasium”, al vicesindaco del Comune di Taurasi Giuseppe Vitiello e all’assessore comunale alla cultura Danila De Luca.